Prof. c'è da fare una supplenza ... un consiglio utile per non perdere un'ora invano!
Questo post lo dedico a tutti i miei colleghi di lingue e non solo, che sono abituati a sentirsi chiamare nel bel mezzo del giorno dagli "angeli custodi" della scuola, detti anche "collaboratori scolastici" ,che ti vengono a cercare in sala professori e ti chiedono: "Prof? C'è una supplenza da fare è disponibile?"
E' ovvio che si tratta di una domanda retorica, perchè è stato spesso il vicepreside in persona a passare l'informazione, affinché tu ne fossi informato.
"E' una mia classe?" chiedi sperando in una risposta positiva, "eh no... si tratta di una classe della sua collega di francese!"
Ed ecco che immediatamente ti tornano in mente le parole dei docenti di quella classe, sempre esasperati in sala professori, che enumerano i cattivi comportamenti degli studenti con cui hanno a che fare ogni giorno e in particolare l'eco di alcuni nomi, che hai sentito pronunciare più volte in sala professori; alunni indisciplinati, pronti a saltare sui banchi o a fare di tutto, tranne che di farti far lezione!
Beh, a chi non è capitato, cari colleghi, di trovarsi in una situazione simile? Ebbene, mi sento di consigliarvi alcuni stratagemmi, che spesso uso, affinché quest'ora, altrimenti persa, possa diventare un modo per connettersi con i vostri "alunni a tempo", iniziando un'attività che li interessi e li diverta.
Vi racconto quello che mi è successo lo scorso inverno. Sono entrato in una classe di una collega di francese e sapevo per certo che il programma svolto era più o meno lo stesso dei miei ragazzi. Mi è venuta un'idea: giochiamo allo scambio dei ruoli!
Sapete che c'è? - ho detto loro - facciamo che alcuni di voi diventeranno professori e altri saranno gli alunni, quindi voi 5 sarete prof e dovrete ascoltarmi attentamente ...
Gli altri invece saranno alunni, ma c'è una sorpresa: se i prof non si dimostreranno all'altezza, sarete voi stessi a sostituirli e loro torneranno a studiare tra i banchi di scuola!
L'entusiasmo si sente nell'aria, vogliono saperne di più: "e come funziona questo gioco prof? Ci spieghi meglio..."
Ce l'ho fatta! Ho catturato la loro attenzione, meno male. Ebbene, dico loro, io spiegherò in 1 minuto scarso un argomento di grammatica francese, che avete fatto di recente, prof e studenti dovranno prendere gli appunti perché la spiegazione sarà velocissima. Una volta che avrò finito di spiegare l'argomento, toccherà ai prof designati provare il loro sapere ... se falliranno, torneranno sui banchi di scuola e, invece, chi sarà in grado di voi studenti di spiegare l'argomento meglio di lui/lei diverrà prof!
Inizia il gioco e sono attenti come non ho mai visto nemmeno i miei alunni in classe! Scrivono tutto o almeno ci provano, anche se il mio ritmo di spiegazione non è certo facile da uguagliare né tanto meno da seguire alla lettera e qualche cosa sfugge loro, però si stanno impegnando e la competizione sembra essere quello che più gli interessa.
Il primo prof fallisce miseramente, via tra i banchi! Il secondo è incerto e il terzo si inceppa: ma ecco dai banchi spuntare un bimbo che con fare saccente ripete per filo e per segno ciò che ho spiegato loro poco fa in perfetto stile Peer Education!
E' fatta! tutti hanno capito e subito dopo la campanella suona, evidenziando così la fine dell'ora di supplenza!
E voi, cari colleghi? Avete esperienze didattiche interessanti da farci conoscere? Se vi sentite ispirati, non esitate a postarle qui sotto o a scrivermi a renzo.masini@gmail.com sarò lieto di pubblicarle con il vostro nome, arricchendo così questo nostro spazio sul web.
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